Il Contributo ambientale CONAI: cos’è e cosa c’è da sapere

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Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, è un Consorzio privato che opera senza fini di lucro e costituisce la risposta delle imprese private al problema ambientale della raccolta e del riutilizzo dei rifiuti di imballaggio. Ad esso aderiscono più di un milione di imprese che producono o utilizzano imballaggi. Venne istituito nel 1997 col Decreto Ronchi (successivamente sostituito dal D.Lgs. 152/06). Collabora con i comuni in base a specifiche convenzioni regolate dall’accordo quadro nazionale Anci-Conai. Assicura la cooperazione tra i sei consorzi di materiali: Ricrea (acciaio), Cial (alluminio), Comieco (carta e cartone), Rilegno (legno), Corepla (plastica) e Coreve (vetro). Nel 2013 è stato fondatore di EXPRA, che rappresenta le organizzazioni senza scopo di lucro per il riciclo degli imballaggi.

Cos’è il contributo CONAI?

Il contributo CONAI rappresenta la forma di finanziamento attraverso cui il CONAI ripartisce, tra produttori e utilizzatori, il costo per gli oneri della raccolta differenziata, il riciclo e il recupero dei rifiuti da imballaggio a fine vita. Questi costi, previsti dal D.Lgs. 152/06, vengono ripartiti sulla base di criteri come la proporzione rispetto al totale, il peso e la tipologia di materiale di imballaggio immessi sul mercato nazionale.

Il fine del contributo CONAI è quello di incentivare l’uso degli imballaggi riciclabili. Il livello contributivo, infatti, è strettamente correlato all’impatto ambientale che il fine vita dell’imballaggio produce. In passato erano già state introdotte alcune agevolazioni per gli imballaggi riutilizzabili impiegati all’interno di circuiti controllati e particolarmente virtuosi dal punto di vista ambientale.

Si ricorda che la diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica è entrata in vigore dal 1° gennaio 2018, la diversificazione contributiva per gli imballaggi in carta dal 1° gennaio 2019

La seguente tabella riporta le diverse contribuzioni per materiale conferito.

Le norme consortili prevedono che le somme dovute da tutti i Consorziati, Produttori e Utilizzatori, siano sempre prelevate, sulla base di una specifica indicazione in fattura dell’ammontare dovuto sulla base del peso e della tipologia del materiale di imballaggio oggetto della prima cessione. La prima cessione è il trasferimento, anche temporaneo, nel territorio nazionale:

  • dell’imballaggio finito effettuato dall’ultimo produttore o commerciante di imballaggi vuoti al primo utilizzatore diverso dal commerciante di imballaggi vuoti;
  • del materiale di imballaggio effettuato da un “produttore di materia prima (o di semilavorati)” ad un “autoproduttore” che gli risulti o si dichiari tale.

È grazie al proprio Greenpack e all’impegno profuso nella ricerca e sviluppo per l’ottenimento di un packaging riciclabile che Flessofab è riuscita a ridurre il contributo da versare al CONAI.

Autore
Rosario Tolomeo

Laureato in Ingegneria Chimica. Ingegnere abilitato dal 2018.
Ingegnere di processo e consulente prima, Ph.D. Student in Industrial Engineering, presso l’Università degli Studi di Salerno, su veicoli elettrici e batterie al litio ora. Autore su energycue.it da maggio 2019. Segretario e responsabile della comunicazione presso adiunisa.it.
Appassionato di tecnologia, scienza, Giappone, energia e sostenibilità a tutto tondo.

Fonti
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